Daniele Tonarelli
Maestro liutaio a Cremona

Mio padre voleva che facessi il muratore: un lavoro manuale anche quello, in effetti.
Ma io non gli ho dato retta: volevo inseguire il mio sogno di costruire violini.
Alla fine anche lui ha dovuto riconoscere che avevo ragione io.
Sono nato a Cremona.
E allora, forse (parafrasando Totò): liutai si nasce e io modestamente lo nacqui.
Il lavoro manuale mi è sempre piaciuto, assecondato anche dalla vita in campagna, dove c’è sempre lavoro da fare, soprattutto con il legno. E avevo la musica nelle orecchie. Ho iniziato presto a studiarla: a 8 anni andavo nella bottega di un liutaio di Corte De’ Cortesi, il quale, nella biblioteca del paese, teneva anche un corso di musica. Mix esplosivo: a 9 anni ho deciso che avrei fatto il liutaio. Ogni giorno, dopo la scuola, andavo nel suo laboratorio, anche solo per mezz’ora. Lì ho trascorso quattro estati di seguito, tra un anno scolastico e l’altro. Non riuscivo proprio a staccarmene.
Ho costruito il mio primo violino a 15 anni, ovvero nel 1991.
Se ci ripenso, mi meraviglio della determinazione e del coraggio con cui sono andato avanti: me la sono dovuta sbrigare da solo, sempre.
Anche dopo. Anche quando la mia carriera di liutaio era ormai avviata. Finita la lunga formazione professionale – prima presso la prestigiosa Scuola Internazionale di Liuteria “Antonio Stradivari” e poi presso il laboratorio del Maestro Marco Nolli – la mia giovane età per un po’ è stata un ostacolo, sinonimo di inesperienza.
Ma non mi sono arreso.
Mi sono dovuto fare largo vincendo paure e timidezze; credendo fino in fondo in me stesso e nelle mie capacità; impegnandomi nello studio e nel miglioramento continuo; e soprattutto dandomi degli obiettivi.
Ne è valsa la pena. Nel corso del tempo ho partecipato a numerosi concorsi, tra i quali Baveno, Bagnacavallo, Mosca e Cremona, ottenendo menzioni d’onore e riconoscimenti, che in questa professione sono importanti per far conoscere la propria maestria in Italia e all’estero.
Ma soprattutto, per me è impagabile il piacere di costruire qualcosa con le mie mani che gli altri possono apprezzare.
Sognavo di costruire violini da quando ero bambino: ho trasformato quel sogno in realtà. Oggi i miei strumenti sono realizzati a mano a Cremona, da me che sono cremonese di nascita. Tanti musicisti sognano un violino cremonese e io cerco di esaudire questo loro desiderio.
Cremona è la patria indiscussa dell’arte liutaria dal XVI secolo. La Cremona di Andrea Amati, Antonio Stradivari e Andrea Guarneri, ricca di storia e di antiche botteghe artigiane dove tecnica e sensibilità, studi e ricerche si tramandano di generazione in generazione.
Di questa storia oggi faccio parte anch’io: nel 2017 ho festeggiato i miei 20 anni di attività. Sono specializzato nella realizzazione di violini, viole e violoncelli. Nel corso degli anni ho sviluppato una mia tecnica personale per la costruzione di strumenti antichizzati e di copie di strumenti antichi, per i quali mi ispiro ai grandi maestri del passato pur mantenendo la mia personalità. Eseguo anche riparazione, restauro e valutazioni.
La passione che ho per la musica classica e per questi strumenti mi spinge ad una continua ricerca del suono e delle tecniche di lavorazione. Un’arte che è Patrimonio Immateriale dell’Umanità dal 5 dicembre 2012.
L’UNESCO ha così riconosciuto il valore della Cremona Liutaria e della sua tradizione, un “saper fare artigianale” che porta alla creazione di strumenti musicali unici e riconosciuti in tutto il mondo.